Blog del PD di San Vincenzo, venuto alla luce nel mese di ottobre del 2008, vissuto fino alla tenera età di nove mesi e quindi barbaramente ucciso nella culla dal proprio snaturato genitore "detto Massimo" il 17 giugno del 2009. Una prece.

sabato 20 giugno 2009

Miscellanea di commenti SanvincenzoPD blog resuscitati alla rinfusa


QUESTIONE MORALE - 21 novembre 2008 12.20
Tutti i politici italiani, di ogni schieramento, sono concordi:La politica è diversa dalla morale.L’economia è diversa dalla morale.
Non è vero.Le persone hanno un solo cervello e un solo cuore. Se qualcuno è capace di prescindere dall'etica in politica ed in economia, sarà capace di farlo e lo farà anche nei comportamenti personali e privati. Le persone morali sono tali in tutto: anche in politica e anche in economia. Per loro non è vero che il fine giustifica i mezzi. Invece le persone immorali ridono dei cretini che credono nei valori e non sono fermate da nulla salvo dal pericolo di finire in prigione (pericolo reso in Italia ormai quasi inesistente).
Il fine di fare soldi o di conquistare potere giustifica qualsiasi mezzo: non c’è scrupolo, non c’è «coscienza che li fermi. Negli ultimi anni la questione morale è diventata in Italia una vera (anche se misconosciuta) emergenza. Le persone perbene diminuiscono a vista d'occhio e, sopratutto, contano sempre meno e sono emarginate da qualsiasi posizione di potere. Sono giudicate inaffidabili: persone sulle quali non si può contare per chiudere un occhio, per fare un favore.
Perché la questione morale è più grave in Italia che altrove? Non ci sono dubbi che Il cattivo esempio e il contagio sono venuti e vengono da Berlusconi. Con il berlusconismo non c’è più «scandalo che riesca a scandalizzare», ed è dilagato un profondo disincanto. La convinzione che tutto è lecito. Basta non farsi scoprire. L’evasione fiscale... il ricorso alle relazioni amicali... Le bustarelle.... Gli incarichi superpagati.... Anche le poche leggi deterrenti sono state vanificate. In ogni campo, in ogni occasione. Il senso cinico ha avvolto e logorato il senso civico. Il nostro è ormai un Paese sporco, molto sporco. Anche la sinistra si è adeguata a quest'andazzo. Chi si ricorda più Enrico Berlinguer ? Nessuno. Bisogna combattere con Berlusconi ad armi pari, senza remore o falsi moralismi. E'opinione comune fra la maggioranza dei Democratici che contano (vedi D'Alema e C.), ma anche fra molti esponenti della sinistra più a sinistra.
E poi la vita, gli affari, i soldi, i conflitti d'interesse del politico (anche di sinistra) non vanno guardati o tanto peggio giudicati, anche se un po' disinvolti.E' un gravissimo errore.La gente di sinistra è, in grandissima maggioranza, specie in Toscana, gente perbene con grande senso morale, e sono convinto che fin quando il Partito Democratico non sarà capace di buttare fuori a calci non solo i disonesti, ma anche tutti i cinici, i maneggioni, i disinvolti e tutti coloro che a livello nazionale, ma anche e sopratutto a livello locale, si sono arricchiti durante o dopo un incarico politico, trasformandosi così in un partito di sole persone perbene, non potrà mai avere alcuna aspirazione maggioritaria.
Sono un moralista? Sì, e sono anche una persona perbene e vorrei, come tantissimi in italia e specialmente in Toscana, poter votare per un partito fatto solo e unicamente di persone perbene. –
Posted by Moralista

Commento senza titolo -
26 novembre 2008 11.49
Il nostro Comune ha recentemente deliberato di elargire alla Caritas parrocchiale di San Vincenzo un contributo di 1.300 € a sostegno delle attività svolte a favore di famiglie indigenti e di alunni in difficoltà. E' stata una iniziativa lodevole e meritoria, visti anche i momenti di grandissima difficoltà che molte famiglie stanno attraversando.L'unica perplessità riguarda la estrema modestia del contributo. Ma si sa, i fondi scarseggiano, il Governo ha tagliato l'ICI, c'è la crisi......
Tuttavia il nostro Comune, con grande perizia contabile, frugando fra le pieghe del bilancio, è riuscito a reperire un contributo ben più sostanzioso, a favore di chi organizza l'indispensabile, imprescindibile e indimenticabile festa in piazza di fine d'anno.A questo scopo sono stati infatti elargiti ben 12.000 € di fondi pubblici, con i quali, fra l'altro, si potrà pagare l'ingaggio (senz'altro strameritato) del noto (cito letteralmente) "artista di fama nazionale": Platinette.
Che sconforto! Tralasciando ogni giudizio etico che attirerebbe il sarcasmo di tutti i nostri navigati politici,ma si rende conto il Sindaco che se avesse fatto un veloce referendum fra i suoi concittadini, il 99% di essi avrebbe deciso di versare quell'ingaggio (qualunque sia) alla Caritas?No. Evidentemente non se ne rende conto, o non ci ha pensato, o chi se ne frega.L'importante, come dice anche il nostro sciocco premier, è far girare i quattrini, gli acquisti, i consumi, smentire i pessimisti, raccontare barzellette, fare caciara, baldoria, girare la testa dall'altra parte, sempre rivolti al radioso avvenire turistico ed economico del nostro paese. – Posted by Revisore dei conti

LAVORO e GIUSTIZIA -
16 novembre 2008 14.34
Inserendo i morti sul lavoro tra i costi fisiologici da pagare al progresso, in fin dei conti il ministro Scajola non ha fatto che esplicitare un pensiero molto cinico ma molto corrente. Si potrebbe addirittura convenire sulla sensatezza di questa opinione, non fosse che per un particolare: il famoso “prezzo da pagare” non è spalmato, come si dice oggi, su tutte le categorie sociali.
A lasciarci la pelle, precipitando da un’impalcatura o soffocando in miniera o bruciando in fabbrica o avvelenandosi con l’amianto, in genere non sono i manager, o i direttori dei lavori, o gli stati maggiori di ogni ordine e grado. Sono gli operai, i minatori, i contadini, e questo dato non aiuta, diciamo così, a digerire più allegramente la cosa.
Ciò che rende inaccettabile questo “prezzo” non è tanto la sua quantità (comunque ingente), quanto la sua qualità: è un prezzo iniquo perché ricade, da sempre, sui deboli e i socialmente indifesi, sui disperati disposti a tutto pur di guadagnare qualcosa. In margine alle commemorazioni – non discuto se sincere o ipocrite – sono poi signori generalmente pasciuti, e dalla vita sicura, che discettano sui “costi del progresso”. Ne pagassero una fettina pure loro, almeno ogni tanto, sarebbe meno fastidioso commuoversi al loro fianco.
Un morto sul lavoro non operaio fu invece Marco Biagi. Quando Biagi, minacciato telefonicamente e pedinato dalle Brigate rosse, rivolse numerosi e accorati appelli per una protezione, ai due politici committenti del suo lavoro, uno lo ignorò, l’altro, infastidito, lo tacciò di rompicoglioni. Dopo che, rimasto inerme e indifeso, Biagi fu inevitabilmente assassinato, sia Sacconi che Scajola (sempre lui) sono stati prontamente premiati con la nomina a ministri del Lavoro e delle Attività produttive.E poi si dice che al mondo non c’è giustizia. –
Posted by M.S.

Figura di merda -
9 novembre 2008 17.51
Carla Bruni Sarkozy, commentando l'elezione di Barack Obama: Credo che adesso siamo tutti pieni di speranza, di attesa. Per contrasto, quando sento Silvio Berlusconi prendere l'evento alla leggera, e scherzare sul fatto che Obama è 'sempre abbronzato', mi stranisce. Si farà pure dell'umorismo... Ma certe volte sono molto felice di essere diventata francese!".
Questa al nostro sciocco leader gli brucierà parecchio. Se l'avesse detto chiunque altro, si sarebbe subito preso dell'imbecille o del coglione, ma con la moglie di Sarkozy come si fa?Ci si tiene la figura di merda e ci se la porta a casa.E Cicchitto, Capezzone, Bonaiuti, Gasparri, Bocchino, come faranno questa volta a difendere il loro padrone? Poveretti. –
Posted by Anonymous

Accorrete numerosi -
8 dicembre 2008 22.01
CONFERENZA PROGRAMMATICA FEDERAZIONE PD VAL DI CORNIA ELBA
VENERDI' 12 DICEMBRE San Vincenzo Riva degli Etruschi ore 17.30
L'IDENTITA' E' UN PROCESSO. SUPERARE I CONSERVATORISMI PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO

con Riccardo Conti Assessore Regionale al turismo ed alle infrastrutturecoordina: Massimo Bandini Segretario PD San Vincenzointroduce: Umberto Bianconi
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l’identità è un processo! Non lo sapevate? Male! Ve lo spiegherà Riccardo Conti. Ricordate l’assessore al Territorio della Regione Toscana, quell’omone col vocione da fumatore che assomiglia ad Alessandro Benvenuti e che lo scorso febbraio nella sala della Torre, ci spiegò quanto fosse magnifico il piano di sviluppo del Comune per il parco di Rimigliano.

Ma più che altro ora ci spiegherà come: SUPERARE I CONSERVATORISMI PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO.Voi gente arretrata e primitiva dovrete prima o poi capire che è ora di finirla con queste idee conservatrici sulla conservazione del territorio per la nostra e per le future generazioni.
Il territorio, anche quando (come la fascia a mare di Rimigliano) è unico in Italia, rarissimo, prezioso, ancora miracolosamente incontaminato, non è un patrimonio dei cittadini del luogo, indisponibile e intoccabile , ma è solo un’occasione imperdibile per fare girare i quattrini e fare SVILUPPO, ovviamente a breve.
Tanto quando fra qualche anno tutto sarà andato perduto irrimediabilmente, i responsabili saranno già scappati col malloppo e saranno cazzi di qualcun altro. Il 12, ACCORRETE NUMEROSI ad applaudire Riccardo. –
Posted by Anonymous

Documento Programmatico - 10 dicembre 2008 9.41
(Se vuoi approfondire clikka qui sopra)--------
Il PD di San Vincenzo attraverso quel dinamismo culturale che ne caratterizza la sua impronta riformista può e deve fornire risposte precise per superare questa crisi. (Ci mancherebbe!) Ed è partendo dall’applicazione dei concetti che ribaltano l’attuale sistema che si può superare la situazione in cui ci troviamo: (Certamente!!)

*Modernizzare l’azione pubblica rendendola più efficiente; (non era già efficientissima?)
*Promuovere investimenti pubblici e privati; (sopratutto privati mi raccomando!)
*Sostituire la rendita finanziaria con il reddito da lavoro; (siiii?)
*Semplificare e velocizzare il sistema degli investimenti; (poter speculare a go go)
*Sostituire la logica del “prendere” con quella del "dare"; (forse c'è stata un'inversione dei termini)
*Fare sistema con il mondo produttivo ed imprenditoriale; (ecco facciamo un bel sistema!)
*Collaborare con il territorio nell’ottica di una politica di sviluppo complessivo facendo sistema con le realtà circostanti. (a ridaje!)
*il fare come priorità per cui: semplificare, fare infrastrutture velocizzando gli investimenti. (la cultura del fare! come Berlusca)
*Un sistema pubblico che rimette in moto gli investimenti come volano di una cinghia di trasmissione che fa girare l’intero sistema produttivo. (E le balle dei cittadini?)
*L’attivazione ed il finanziamento di opere pubbliche anche con l’apporto del mondo imprenditoriale privato (Come fatto in passato con il porto, senza contropartite, naturalmente)
Forse questo programma è un po' da rivedere. –
Posted by Riflessivo

L’identità è un processo – 10 dicembre 2008 13,53
Caro architetto Giommoni, Va bene che i concetti urbanistici possono essere talvolta complessi e articolati, ma l'impressione è che l "urbanistichese" sia diventato ormai un modo di esprimersi il cui principale scopo è quello di mascherare con frasi e termini, difficili, complessi, intricati, articolati, oscuri, contorti, macchinosi, astrusi, enigmatici e fumosi, quello che alla fine è l'unico vero scopo di tutto il discorso: giustificare ulteriori previsioni edificatorie o comunque di consumo o di manomissione del territorio, anche in luoghi ormai ipercostruiti e iperaffollati (come il Comune di San Vincenzo) o in luoghi che qualsiasi cittadino buon padre di famiglia, se avesse voce in capitolo, vorrebbe lasciare assolutamente intatti per i propri figli e per le future generazioni (come Rimigliano).

D'altronde basta leggere il precedente post di questo blog, per rendersi conto della beata vacuità dei concetti urbanistici inventati dagli architetti e subito raccolti dai politici, per trovare il modo di far costruire anche in posti dove ormai i cittadini debbono combattere per alcuni mesi all'anno con una vera e propria claustrofobia da iperaffollamento.
Cito:DOCUMENTO PROGRAMMATICO DEL PARTITO DEMOCRATICOAMBIENTE E ASSETTO DEL TERRITORIO In questi anni, abbiamo assistito al proliferare di fenomeni edificatori che sempre più hanno prodotto lo spostamento delle costruzioni residenziali dal centro urbano alla campagna, talvolta senza un preciso disegno viario e infrastrutturale. Nella CULTURA URBANISTICA tale processo viene definito della “CITTÀ DIFFUSA” .E’ un FENOMENO TIPICO della fine degli anni novanta, che ha interessato non solo la nostra cittadina, e del quale oggi possiamo percepire alcuni effetti che devono essere corretti.E' per questo motivo che riteniamo che al modello della “CITTÀ DIFFUSA” debba essere sostituito con quello della “CITTÀ COMPATTA” nella quale la percezione della discontinuità tra l’ambito urbano e quello rurale, sia sotto il profilo fisico che funzionale sia immediata e netta.
Ma si rende conto?"ABBIAMO ASSISTITO (impotenti?) AL PROLIFERARE (come i funghi?) DI FENOMENI EDIFICATORI... DAL CENTRO URBANO VERSO LA CAMPAGNA"e ancora:"SENZA UN PRECISO DISEGNO VIARIO E INFRASTRUTTURALE"
Chi è che si accorge di questa verità infelice ma incontestabile? E' proprio il partito che ha espresso tutti i sindaci e tutte le giunte degli ultimi decenni e che ha incaricato e indirizzato tutti gli urbanisti-pianificatori che hanno redatto i piani regolatori di San Vincenzo. Sono cioè le stesse persone che hanno pianificato, incoraggiato e permesso il disastro urbanistico di cui ora, cadendo improvvisamente dalle nuvole, si sono accorti. E allora che fanno? Fanno ammenda e pronunziano un mea culpa? Noooo!Prendono atto tranquillamente che il disastro ormai è successo (compagni che hanno sbagliato?) e per rimediare cosa s'inventano ? Trasformare questa schifezza di "Città diffusa" in una meravigliosa "Città compatta". In italiano: costruire a tutto spiano anche in tutti quegli spazi cittadini e periferici rimasti miracolosamente a verde.
In altre parole. Siamo consapevoli che a San Vincenzo si è già costruito il 30-40% in più di quanto le spiagge, le strade, i servizi essenziali e le strutture cittadine e i cittadini residenti possano sopportare, e che si sarebbe dovuto smettere già da molti anni. Ma siamo costretti a continuare perché la città è diffusa e finché non sarà compatta saremo obbligati (sia pure a malincuore) a continuare a costruire senza requie.
Come vede, caro architetto Giommoni, siamo in piena farsa.
Se lei o il sindaco o chiunque altro fosse interessato a conoscere come la pensano i sanvincenzini doc, vi consiglierei di mescolarvi (camuffati) fra la cinquantina di persone che tutta l'estate si mettono in coda prima delle otto fuori della Coop (unico momento in cui le presenze e le file alle casse non sono ancora disumane) e di registrare le conversazioni molto istruttive che vi si svolgono. Nessuno si lamenta perché vuole più seconde case o più alberghi. Si lamentano tutti per la requisizione delle spiagge libere, per il traffico, l'affollamento, il puzzo e il rumore notturno, per la Coop che apre solo alle otto, troppo tardi per chi lavora, e in genere per la sempre più mediocre qualità della vita nel periodo estivo. Provate (se avete coraggio) a convincere qualcuno della fila che con la "città compatta" la sua qualità di vita migliorerà.....
Per quanto riguarda infine le mitiche INVARIANTI STRUTTURALI e in particolare quella che (anche secondo lei) dovrebbe essere la più invariante di tutte e cioè la FASCIA A MARE di RIMIGLIANO. Mi sento di fare una scommessa (molto malinconica) con lei. Vuole scommettere che fra meno di dieci anni, la intoccabile e invariante "fascia a mare di Rimigliano", sarà stata profondamente toccata e variata?
*Che il Park Albatros vi avrà costruito bar, ristorante, attrezzature varie e magari un parcheggio?
*Che il grande prato intorno al ristorante del podere Tuscania sarà stato ridotto a parcheggio?
*Che molti tratti di spiaggia saranno stati attrezzati, modificati, palificati, marciapiedati, e che non saranno più liberi?
*Che nel bosco saranno stati attrezzati sentieri, realizzate docce, rimesse di ombrelloni, chioschi, ristori e quant'altro serve a trasformare un parco naturale in un giardinetto pubblico?
*Che tutto quanto sopra verrà giustificato con le sacrosante esigenze (con tutto quello che avranno pagato!) dei nuovi proprietari delle case coloniche e delle tettoie ristrutturate e dei clienti dell'albergo?
* Che tutte queste schifezze avverranno sulla base di sofisticate interpretazioni delle norme della variante da lei progettata che consentiranno (probabilmente contro le sue stesse intenzioni) di variare ogni tipo di invariante?
Questa scommessa spero con tutto il cuore di perderla, nell'interesse mio, ma sopratutto della comunità di San Vincenzo. E lo spero anche nel suo interesse, perchè credo che lei, architetto Stefano Giommoni, non voglia assolutamente che il suo nome passi alla Storia fra coloro che hanno contribuito (involontariamente o meno) al degrado irreversibile di uno degli ultimi patrimoni naturali dell'Italia.
Uno dei rarissimi luoghi al mondo facilmente accessibili a tutti, ma ancora (quantomeno nei primi cento metri dalla riva del mare) pressoché intatto ed inviolato, giunto a noi con lo stesso aspetto di migliaia di anni fa.
Con immutata cordialità. – Posted by Architetto Perplesso

Commento senza titolo - 10 dicembre 2008 18.56
Come sarebbe solo NO.Sei stato molto disattento, sai?Elenco di seguito qualche SI, tanto per cominciare:

SI al blocco immediato di tutte le seconde case.
SI al recupero delle spiagge libere.
SI alla salvaguardia rigorosa della Fascia a mare di Rimigliano
SI al mantenimento ed al recupero di tutti gli immobili pubblici.
SI alla proibizione di lucrosi incarichi di fine carriera ai politici.
SI a un secondo supermercato
SI al risanamento ambientale e acustico del Centro cittadino
SI ad una gestione etica e sobria del ComuneSI alla qualità della vita dei cittadini residenti
SI al ripristino del Referendum consultivo anche sulla gestione del territorio.
Il resto sta arrivando, non preoccuparti. –
Posted by Paziente

Risposte a Perplesso -
13 dicembre 2008 15.33
Vedi che non è poi così difficile provare a fare proposte. E',forse, un po' piu complicato trovare soluzioni praticabili e condivise. Ovviamente ,però, un confronto non può che avvenire tra posizioni diverse. Proviamoci:
1) Il blocco della costruzione delle seconde case è un giusto obiettivo ma che cozza prepotentemente in modo inoppugnabile e incontrovertibile con un dato di fatto: come facciamo ad evitare che le prime case diventino seconde? Non è possibile e nemmeno giusto proibire a un cittadino già propietario di una abitazione di voler migliorare la sua situazione abitativa.La prima casa entra immediatamente ad aumentare il numero delle seconde case, che qualcuno lo voglia o meno. Edilizia popolare per i giovani e giovani coppie ? OK. Benissimo, ma perchè criticare la possibile riduzione dei 65m oggi obbligatori, se questi alloggi ancorchè popolari costano intorno ai 300.000 €. Noi crediamo che l'Amministrazione debba dotarsi di un patrimonio edilizio residenziale per consentire degli affitti a prezzi sostenibili, riuscendo così a calmierare anche il mercato degli affitti che a San Vincenzo oggi è esagerato. Restiamo comunque convinti che, legato a questo, esiste sopratutto per i giovani un altro grande problema che, ancora una volta, l'Amministrazione dovrà avere al centro dei propri obiettivi : il LAVORO.
2) La nostra siaggia : dal fosso dei cipressetti (confine nord), alla Torraccia (confine sud) è libera per l' 80% della sua estensione. Onestamente non crediamo che esistano molti altri comuni, che vivono di turismo marino, che possano vantare una simile realtà.
3) Rimigliano non è un parco naturalistico. Ma un parco "naturalistico attrezzato". La differenza stà nel fatto che il parco può essere usato dai cittadini per godere delle sue spiaggie e delle sue "ombre", perciò,non crediamo che la realizzazione di punti di ristoro e servizi come wc e docce possono considerarsi dei disastri ambientali.
4) Crediamo che i beni immobili di proprietà pubblica che devono restare pubblici siano: la ex villa Alliata, la ex fattoria(oggi biblioteca),la Torre,le scuole,le palestre,il bocciodromo, il velodromo, gli impianti sportivi Santa Costanza. Non ci pare un dramma se le ex Fucini, non fossero più utili, potessero essere dismesse (VENDUTE) per dotarsi magari di abitazioni di edilizia popolare da dare in affitto a giovani coppie, (vedi sopra).
5) Se per incarichi lucrosi, ci si riferisce a incarichi pubblici, si dica quali, altrimenti sono solo malignità. Se invece ci si riferisce ad incarichi privati : sono esclusivamente fatti loro.
6) OK. Obiettivo da perseguire.
7) Forse siamo iper-realisti ma non ci pare che per almeno dieci mesi (purtroppo) all'anno ci siano dei seri problemi.
8) San Vincenzo è e vuole restare una cittadina turistica, per questo, qualche sacrificio occorre pur farlo.Sulla qualità della vita occorre riflettere a fondo. E' sempre migliorabile: questo è un fatto. Però, un'altro fatto credo incontrovertibile (purtroppo) è che un appartamento a parità di dimensioni a San Vincenzo costa circa il 30/40% in più di tutta la provincia di Livorno. E' solo un fatto speculativo ? Oppure sono tutti dei fessi quelli che acquistano ? O non è più facile che , in definitiva ,dipenda dal fatto che la qualità della vita nella nostra zona non sia poi così male.
9) Non credi che la questione "etica" sia così importante e seria che meriti degli approfondimenti specifici ? Noi lo crediamo. Affronteremo l'argomento a se stante.
10) Il referendum sulle questioni del territorio è già possibile farlo e non solamente consultivo, ma propositivo. Viene fatto ogni cinque anni. Come vedi non è poi così dura stabilire un dialogo, altra cosa è trovarsi d'accordo. Una cosa però ammiro in Te (posso darti del Tu? anche perchè l'ho già fatto) la sicurezza che esprimi nei confronti del pensiero di "tutti" i cittadini di San Vincenzo che dici sono d'accordo con Te perchè li hai sentiti. Ma ! Noi siamo molto più modesti, forse più realisti se diciamo che solo il 67% virgola qualcosa sono d'accordo con noi.
A presto PERPL. –
Posted by RED

PRECISAZIONI - 13 dicembre 2008 17.54
Va bene qui siamo al di fuori della provocazione pecoreccia quindi le controrisposte possono persino meritare una replica giusto per precisare ciò che di incredibilmente sballato c'è nel commento. Inesattezze e dati sbagliati che rischiano di distorcere il dibattito e disinformano i cittadini.
Ricordo a tutti che quanto scriviamo sul blog, inviamo alla Stampa o diciamo in Consiglio Comunale è frutto dell'analisi dei documenti pubblici che chiunque può procurarsi.
1) Cosa c'entrerebbero i 300.000 € con l'edilizia popolare? Se ti riferisci (vi riferite?) alla convenzionata fai (fate) una confuzione incredibile tra edilizia convenzionata e popolare. Due strumenti che non c'entrano niente tra di loro il primo pensato come dici tu per "calmierare" il mercato e che in realtà ha fallito abbondantemente (si legga a proposito la risposta del sempre efficace assessore Giannellini ad una nostra mozione per trasformare le ipotesi di convenzionata in popolare).
Chi critica la possibilità di fare case di EDILIZIA POPOLARE di meno di 65 mq? Io no. La risposta (paradossale) è: l'Amministrazione Biagi che ha posto questo divieto nel Regolamento Urbanistico salvo poi pasticciare un atto ai margini della legittimità quando ha approvato la convenzionata-pubblica di via del Giardino.
2)L'affermazione per cui l'80% della spiaggia di San Vincenzo è pubblica non meriterebbe risposta. Giusto se ci fosse qualcuno pronto a cascarci, preciso che è evidente che il diritto di andare al mare di chi non può fare i chilometri e che abita in centro è negato sistematicamente.La spiaggia libera di Rimigliano non durerà, su questo abbiamo pochi dubbi, comunque la stima di cui parla l'amico anonimo, è basata sull'area e non sul fronte mare. Grossa mistificazione. Fate una passeggiata d'estate e raccontatemi se le spiagge libere dalla Barcaccina fino alla Conchiglia sono o non incredibilmente affollate.
3) Questo purtroppo è vero, rimigliano non è un parco naturale, è trattato ed è un giardinetto pubblico. Inutile tentare di spiegare all'amico anonimo che i lampioni sono un grave danno in quel luogo e via discorrendo, inutile ribadire tutti gli inquietanti sintomi della prossima ulteriore antropizzazione di Rimigliano.Si vada a cercare il post e capisca chi vuol capire.
4) Vendere le Fucini significa esporre la collettività a lavori lunghi e costosi per ricollocare gli uffici. L'operazione non ha nè una ragione logistica nè una ragione economica. C'è persino un'ipotesi che prevede di portare gli archivi comunali ALLA ZONA INDUSTRIALE. Questa non è pianificazione sembra piuttosto una forma di schizzofrenia amministrativa.
5) Avanti cari amici, un po' di fantasia! d'accordo difendere bottega ma siamo sicuri che non ci sia nella memoria vostra un esempio di incarico lucroso ... un esempio, magari uno solo (e in realtà me ne vengono in mente diversi)... Sfrozatevi e vedrete che qualcosa in mente vi viene
7) Non vi pare che ci siano problemi seri di rumorosità perché non abitate vicino alla ferrovia né alla superstrada. Oppure credete che i treni passino solo d'estate? E in ogni caso se due mesi consecutivi di veglia vi sembran pochi ... Ripetiamo e ripeteremo fino alla nausea che ci sono le tecniche per rendere compatibile la musica nei locali e il riposo nelle camere da letto.
8) Pare (incredibilmente) che la teoria sia questa: siccome al mare gli appartamenti costano di più allora vuol dire che la qualità della vita è più alta. Non rispondo, ho una dignità da tutelare.
9) No, la questione etica va affrontata non a parte ma al punto uno. (la scaletta non era mia la condivido a grandi linee). Ormai la dimensione etica è altra, è estranea alla politica nelle amministrazioni. Questo causa la prevalenza degli interessi individuali, privati, particolari sull'interesse pubblico, collettivo. è un circolo vizioso da spezzare proprio a partire dalla politica (che è il soggetto che ha smesso di svolgere il proprio compito).
10) La Vostra risposta ripropone l'urgenza e la rilevanza della questione democratica.Ci sarebbe da aggiungee all'elenco di "Paziente" la partecipazione nel processo decisionale, la riacquisizione al patrimonio pubblico di alcuni servizi essenziali e finalmente un'altra gestione del personale comunale a partire dall'eliminazione della figura del Dirigente, che non serve e che ci fa spendere decine e decine di migliaia di euro in più all'anno per finire ad una diversa gestione della Polizia Municipale.
Ci sarebbe davvero molto. E speriamo che, al momento di impacchettare il programma, non dimenticheremo nulla.Se qualche dimenticanza ci sarà, l'anonimo commentatore perdonerà come io perdono volentieri il fatto che egli si sia dimenticato che l'ex sindaco sia diventato presidente della Marina di San Vincenzo, che la redazione della Variante di Rimigliano c'è costata MEZZO MILIARDO e altre simili amenità.Cordialmente BerN –
Posted by Forum del Centrosinistra

Risposta a RED punto 1) - 16:30, Dec. 14, 2008

Mi collego due giorni dopo aver lasciato il mio commento e trovo la replica di RED e un commento del FORUM. Aggiungo di seguito, per completezza, anche la mia controreplica alle argomentazioni di RED. *******

Punto 1) BLOCCO IMMEDIATO delle NUOVE SECONDE CASE

Tu dici. Giusto obbiettivo, ma reso impossibile da alcune difficoltà oggettive che elenchi. Devo dire che le tue motivazioni sono le solite ben collaudate, ma a mio parere pretestuose: scuse cioè per giustificare chi vuole costruire a ogni costo. Mi spiego:
1) Perché impedire a un cittadino di farsi una seconda casa migliore della prima in cui abita? Non c’è affatto bisogno di costruire un’altra casa. Può tranquillamente comprarla fra quelle numerose già esistenti e in vendita. Spenderà anche meno che a comprarla nuova e non avremo un ulteriore aumento del carico urbanistico. Dov'è il problema?.
2) Se costruire nuovi alloggi popolari di piccole dimensioni per giovani coppie, va bene, dare la facoltà di suddividere le seconde case esistenti in minialloggi da vendere ai turisti, moltiplicando i ricavi del venditore, ma anche il carico urbanistico sul paese, si risolverebbe invece in una operazione puramente speculativa che aggraverebbe in modo ancor più drammatico l’invivibilità estiva.
3) La teoria che costruire valanghe di nuove case sia l’unico sistema per far calare prezzi e affitti delle case, è una teoria che veniva enunciata già 15 anni fa, poi 10 anni fa, poi ancora 5 anni fa. Su questa base si è costruito come invasati, raddoppiando il paese. I prezzi sono dimezzati? NO sono triplicati, ma chi se ne frega. Altre scuse per ora non sono state inventate e quindi si continua a ripetere la stessa vecchia e fallita teoria del “più case per abbassare i prezzi”.
4) Infine che ne dici della farsa degli stupefatti della città diffusa cresciuta senza regole ? Te, che sei più addentro di me, per caso hai capito di chi è la colpa ? Marziani discesi sulla terra? Destino cinico e baro? Comunque ora per rimediare siamo tutti costretti a costruire come indiavolati fino al compattamento finale e definitivo. SUBLIME! -
posted by PERP

Risposta a RED punto 2) - 16:32, Dec. 14, 2008
Punto 2) RECUPERO delle SPIAGGE LIBERE

Mettere nel tuo conteggio delle spiagge libere i 6 chilometri del parco di Rimigliano (libere, ma non per molto) non è un’operazione intellettualmente onesta. Limitiamoci alla zona urbanizzata (dalla Conchiglia la Garden Club).Che percentuale ridicola resta? Se poi ci limitiamo alla parte centrale del paese cioè le spiagge accessibili a piedi ai cittadini, dopo la perdita di Viale Marconi, quanti metri quadri di spiaggia libera restano per ogni cittadino? Forse 10 (ma CENTIMETRI quadrati) per ciascuno. Su questo fatto quanti del tuo 67 virgola% sono d’accordo? Prova a pensarci.
Posted by PERP

Risposta a RED punto3) - 16:37, Dec. 14, 2008
Punto 3 - SALVAGUARDIA DELLA FASCIA A MARE DI RIMIGLIANO

Rimigliano è davvero un parco naturale. Lo è sempre stato, da più di tremila anni, durante i quali è sempre stato usato NATURALMENTE dagli abitanti del posto e da chiunque altro vi passasse.Una vera rarità nazionale. Dopo tremila anni qualcuno (chi è stato?) ha aggiunto su un pezzo di carta la parolina ATTREZZATO, senza che ovviamente i cittadini sapessero o capissero che voleva dire. Ora, candido. candido, mi vieni a dire: Rimigliano è un parco attrezzato e quindi noi siamo costretti ad attrezzarlo, degradandolo a giardinetto pubblico. Ragionamento davvero Impeccabile! Guarda che nessuno dei nostri concittadini impazzisce dal desiderio di farsi la doccia a Rimigliano (neppure il tuo 67 virgola%) ti assicuro, La doccia se la fanno più volentieri quando tornano a casa la sera. Tutti preferirebbero continuare a godersi Rimigliano “al NATURALE” come hanno fatto da sempre i loro padri e loro.
Quante richieste sono arrivate in questi anni al Comune affinché Rimigliano venisse attrezzato? Suppongo centinaia perché divenisse questa fondamentale priorità. Magari potreste pubblicarle!
P.S. Se qualcuno non capisce cosa intendo per squallido giardinetto pubblico e vuole vedere in anteprima cosa diverrà fra qualche anno la fascia a mare di Rimigliano, può andare a vedersi come è stato ridotto il Parco nella zona concessa al Garden Club (bosco, duna e spiaggia). Chalet, rimesse di ombrelloni, windsurf, recinzioni, autostrade inghiaiate, strade, stradine, stradette, Gabinetti, doccie, Cartelli turistici, pubblicità di gelati, lampioni postmoderni, cavi elettrici che corrono fra gli alberi, sottobosco distrutto, alberi tagliati per il tiro all’arco e le bocce, casette, marciapiedi, lampioni e altoparlanti anche sulla spiaggia. Uno schifo indicibile. E pensare che è una zona vincolata paesaggisticamente, sottoposta alla rigida vigilanza della Soprintendenza, della Forestale e naturalmente a quella ancor più inflessibile del Comune. Ricordatevi che chi non contribuirà ad impedire questo scempio, se ne farà complice. E tutto per cosa? Per rendere più comodo andare al mare a duemila vacanzieri d’alto bordo che si insedieranno d’estate nei nuovi insediamenti e nel nuovo albergo di Rimigliano.
Però, fatemi un favore, non tirate in ballo i cittadini di San Vincenzo. Se siete in BUONA FEDE (cosa che non voglio affatto escludere) dimostratelo facendo un referendum, o se la parola vi fa ribrezzo, un (più berlusconiano) sondaggio, chiedendo a tutti i cittadini di San Vincenzo (non ai turisti) cosa desiderano davvero per Rimigliano. Su questo VI SFIDO.
Posted by PERP

Risposta a RED punto 4) - 16:40, Dec. 14, 2008
PUNTO 4) - MANTENIMENTOE E RECUPERO FUNZIONALE DEGLI IMMOBILI COMUNALI

Non ti sembra un dramma se il fabbricato delle scuole Fucini “potesse essere venduto”? Pare che la vendita sia un fatto ineluttabile quasi dovuto (non si sa perché). Quindi va giustificato a posteriori (non sembra un dramma, potrebbe servire per dotarsi “magari” di edilizia popolare)
Ma questa vendita non c’e l’ha ordinata il dottore. * Sei sicuro che il Comune ricaverà una cifra favolosa? Di regola il Comune si è sempre dimostrato un pessimo venditore. * Quanto costerà ricollocare tutti gli edifici comunali che saranno sfrattati? * Il paese dovrà perdere la disponibilità dei vani della ex biblioteca, unici spazio di incontro e di aggregazione, centrali e consolidati?
Ricordiamoci che i gioielli di famiglia si svendono solo quando il fallimento è alle porte. Non è il caso di San Vincenzo, Comune fra i più ricchi (unico effetto positivo della sovrabbondanza di seconde case) e potrebbe diventarlo ancora di più eliminando tutti gli sprechi e le grandezzate. Sei davvero sicuro che il 67 virgola% dei Sanvincenzini sia d’accordo a vendere quest’immobile? Pensaci.
Posted by PERP

Risposta a RED punto 5) - 16:47, Dec. 14, 2008
Punto 5) - PROIBIZIONE DI LUCROSI INCARICHI DI FINE CARRIERA AI POLITICI

Tu dici : sono esclusivanmente fatti loro! Classica risposta tartufesca. Inadeguata all’importanza decisiva dell’argomento questione morale. Ti faccio un esempio (del tutto teorico): Un sindaco del sud-Italia fa approvare una importante opera pubblica, assai discussa e controversa. Affida la gestione di quest’opera a una società privata per alcune diecine di anni, Quindi si ritira. Subito dopo, casualmente, gli viene offerta la presidenza della società di gestione. Incurante del conflitto di interessi e degli evidenti motivi di inopportunità, egli accetta. La gente (credo anche il 67 virgola%) riceve l’impressione (sicuramente sbagliata) che dietro questa inaspettata nomina possano esserci motivi di gratitudine passata o di "captazio benevolentiae" futura. In questo caso tu mi diresti. “Fatti suoi”. Ma, dico io, il partito dell’ex sindaco, specie se (si fa per fare un’ipotesi) fosse anche il partito del nuovo sindaco, non dovrebbe stigmatizzare con decisione l’accaduto, prendendone in modo deciso le distanze?
In questi giorni si fa un gran parlare di questione morale: voi non potete giudicarci...., guardate in casa vostra....e bla bla bla... Ma le persone serie, se vogliono, la questione la risolvono rapidamente con parole chiare e con atti concreti, senza tante chiacchiere e distinguo tartufeschi.
Posted by PERP

Risposta a RED punto 6) - 22:34, Dec. 14, 2008

Punto 6) – SECONDO SUPERMERCATO

Dici di essere d’accordo: Obbiettivo da perseguire. Come con Giommoni, voglio fare una scommessa con te. Scommettiamo che fra 5 anni a San Vincenzo ci sarà ancora un solo supermercato? Sai com’è. La Coop vorra?
Posted by PERP

Risposta a RED punto 7) e 8) - 22:47, Dec. 14, 2008
Punti 7) e 8) – RISANAMENTO ACUSTICO DEL CENTRO CITTADINO E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA DEI RESIDENTI.

Tu dici: a San Vincenzo gli appartamenti sono i più cari, quindi la qualità della vita non deve essere poi così male. Sillogismo sbagliato. Il vacanziere che sta a San Vincenzo 2-3 settimane l’anno può sopportare senza grandi problemi tutto il casino e i problemi che ti ho descritto. Anzi i più cialtroni, e non sono pochi, associano il casino alla “vita”. Gli piace che in centro ci sia un sacco di “vita”. Più casino c’è e più il paese piace a certa gente. Oltretutto spesso hanno un sacco di quattrini e così i prezzi degli immobili salgono e i vicini di casa peggiorano.
Ma io parlavo dei residenti, che quel casino lo devono sopportare per 3-4 mesi senza essere neppure in vacanza, ma essendo anziani o dovendosi alzare la mattina presto per lavorare. Credo che il Comune debba sempre fare prima l’interesse dei cittadini residenti, e solo dopo, quello dei vacanzieri, specie quelli casinisti, cialtroni o prepotenti.
Come me la pensa anche l’AUSER, che assiste gli anziani di San Vincenzo. Leggi a tal proposito il riassunto (un po’edulcorato) della loro protesta, pubblicato nell’articolo “QUANDO BASTA” in fondo a pagina 14 del giornalino del Comune appena uscito. Credo sarai d’accordo con me che il fatto che se anche gli assistiti dell’AUSER non sono considerati da molti una componente di peso della comunità, la loro opinione sia lo stesso assai importante.
Posted by PERP

Risposta a RED punto 9) - 22:53, Dec. 14, 2008
Punto 9) – GESTIONE ETICA E SOBRIA DEL COMUNE

In attesa di affrontare la questione morale in modo “ a se stante” come tu dici, si potrebbe cominciare intanto a non sprecare fondi comunali con inutili lavori di ripulitura invernale delle spiagge, con contributi a pioggia a cacciatori di folaghe, giri d’Italia, Platinette, ecc.; a non elargire emolumenti esagerati, a tagliare inutili e costose consulenze, a nominare negli enti partecipati persone scelte per competenza e merito e non per appartenenza o premio di fedeltà. Credo proprio che anche il 67 virgola% dei sanvincenzini sarebbe d’accordo.
Posted by PERP

Risposta a RED punto 10) ultimo - 23:03, Dec. 14, 2008
Punto 10) – REFERENDUM CONSULTIVO SULLA GESTIONE DEL TERRITORIO

Tu rispondi con molta prosopopea che il referendum c’è già ogni 5 anni. Con le elezioni. Grazie tante, ma non c’entra niente. Il voto amministrativo viene dato dalla gente per una miriade di ragioni, fra le quali i fatti politici nazionali, l’abitudine a votare per lo stesso partito e tante altre, fra le quali il programma depositato dalla lista, è una delle ultime. Tale programma infatti non viene letto quasi da nessuno e, in ogni caso, di regola non viene poi mantenuto. (Guardati per curiosità la parte urbanistica del programma Biagi del 2004, disattesa al 90%). Il tuo trionfante 67 virgola%, se interrogato su questi dieci punti, cosa credi che risponderebbe a grandissima maggioranza? Prova a pensarci e datti un’onesta risposta.
Poi, ovviamente, alle elezioni non si vota sui singoli punti, ma su un partito, e lì contano altre cose: la televisione nelle elezioni politiche, la tradizione, l’abitudine (i ricordi per gli anziani), il marchio, per le elezioni comunali. Non sempre però. Ogni tanto, a forza di ricevere schiaffi (anche etici) la gente finisce per rivoltarsi e scordarsi le abitudini.
In ogni caso, nessuna maggioranza, anche ampia, di voti ottenuti, può autorizzare una forza politica a trascurare i desideri dei propri elettori. Il disprezzo altezzoso verso il referendum consultivo è, a mio parere, un evidente indice di scarsa sensibilità democratica.
*** Se infatti l’attività politica viene intesa come ESERCIZIO DEL POTERE, un Sindaco tenderà a interpretare la maggioranza ottenuta come delega assoluta ad agire secondo le proprie convinzioni e convenienze senza più interpellare e considerare le preferenze dei suoi elettori sui singoli temi che affronta. (Un programma generico di 40 pagine potrà essere sempre interpretato nel modo preferito).
*** Se invece intende la politica come PERSEGUIMENTO DEL BENE COMUNE, il Sindaco eserciterà la delega ottenuta, verificando continuamente la sintonia della azione politica con le esigenze dei suoi elettori. Nei casi importanti ciò può essere fatto con il referendum. Strumento difficile da usare a livello nazionale, ma non impossibile (guarda la Svizzera), ma molto facile da usare a livello locale. Rifiutarsi per principio di ascoltare la gente fra un’elezione e l’altra significa solo non volere ostacoli o intralci al proprio esercizio del potere, con conseguenti possibili abusi o errori, anche irreparabili. Per cominciare, provate a dare ascolto all’AUSER.- Il 67 virgola% ve ne sarà grato.
Posted by PERP

Che bella EMAS -
1 gennaio 2009 16.55
San Vincenzo ottiene la registrazione ambientale EMAS.
La soddisfazione dell’assessore all’ambiente Elisa Cecchini. Nella seduta del 22 dicembre il Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit della Sezione Emas Italia ha deliberato la registrazione EMAS del Comune di San Vincenzo attribuendogli il numero IT-001044. Si tratta di un risultato di rilievo sul quale in pochi avrebbero scommesso, come sottolinea anche l’assessore all’ambiente. “Aver ottenuto la registrazione EMAS non significa essere perfetti” spiega l’assessore Cecchini, “ma significa aver fatto propria la strategia di innalzamento del valore ambientale del nostro territorio, assumendosi così un impegno costante per mantenere questo valore e accettare di sottoporre la nostra politica ambientale a verifiche continue da parte dell’ente certificatore e del Ministero dell’ambiente.”
Effettivamente ci avrebbero scommesso in pochi, viste tutte le bandiere nere vinte, vista la situazione di degrado ambientale che in questi ultimi anni si è andata formando e le ancor peggiori prospettive che si delineano per i prossimi anni. Ma tant'è. Come dice l'assessore, non siamo pefetti.Chiederemmo però all'assessore, solo per opportuna trasparenza, di fare due conti e di dirci quanto questa certificazione ci è costata (totale dei costi diretti e indiretti di questi tre anni di procedura).Grazie. –
Posted by Revisore dei conti

A proposito del Porto -
6 gennaio 2009 2.49
Cari signori, sono un dipendente Comunale dell'area tecnica e posso assicurarvi che siete fuori strada.
A me non interessano le elezioni, sono ormai decenni che rinuncio al diritto di voto per miei motivi persnali e non voto a SanVincenzo quind mi sento un po' neutrale,e vi posso dire che sbagliate di grosso l'approccio al problema porto di San Vincenzo.Il metodo di "Concessione e gestione" da parte del privato adottato dalla Amministrazione Comunale di San Vincenzo è quanto di meglio si poteva ancora scegliere al punto dove era arrivata la procedura.
La perizia giurata della valutazione dei costi fatta in collaborazione da tecnici comunali con tecnici esterni evidenziavano che il finanziamento necessario per la realizzzione del porto era eccessivo per le casse comunali. Quindi si imponevano tre scelte la prima:non fare nulla (richiesta dalle minoranza ma osteggiata in modo fermo dalla allora maggioranza di centro sinistra), la seconda era la possibilità di realizzare l'opera tramite un "Project Financing" Cioè un nuovo progetto fatto e realizzato dal Privato (eperienza del Puntone negativa per la amministrazione, poi dirò perchè), la terza era l'attuale "Cocessione e gestione" che poi è stata scelta perchè è la più conveniente dal punto di vista economico-finanziario per la Amministrazione e quindi per i cittadini di San Vincenzo.
E' la più conveniente perchè : 1) Il progetto che l'Amministrazione ha messo in gara era il Suo, chi ha vinto a dovuto pagare tutte le spese effettuate, dico proprio tutte,ho visto le fatture. 2) Il fatto che il progetto era quello pensato e voluto dalla Amministrazione per San Vincenzo è stata un'altra buona spinta per andare nella direzione attuale. 3)La ditta che a vinto il bando (Sales) Ha pagato : a)i pontili galleggianti presenti in porto. b) la vecchia idrovora. c) ha dovuto costruire ilsottopasso. d) stà pagando €400.000 l'annodi Canone alla Amm.Comunale.e) L'Amm.può approvare o nonapprovare tutte le modificheche vengono richieste nei contratti sottoscritti.
Onestamente chi dice che l'Amm. sul porto si è mossa male o non capisce o è in malafede. Si può essere d'accordo o no sulla costruzione, ma criticare il metodo scelto serve solo a fare disinformazione,e a non dire il vero sapendo di mentire e questo è oltretutto scorretto.Insomma l'Amm non spende un soldo, fra 27 anni il costruttore se ne andrà e il porto che è di proprietà publica passerà in toto alla Amm.che sè vorra potrà anche gestirlo, in più il costruttore stà pagando per i primi anni € 400.000che poi saranno indicizzati. E'fuori da ogni ragionevole dubbio che il metodo scelto dalla Amministrazione per costruire il porto è il più corretto e vantaggioso per San Vincenzo. Il "Project Financing" è stato anche scartato per il fatto che il privato doveva fare un progetto l'Amm. approvarlo e poi facendo la gara chi aveva realizzato il progetto aveva il diritto prelazione, cioè se offriva, dopo l'apertura delle buste con le offerte, la stessa cifra del migliore, lui avrebbe realizzato l'opera, metodo sicuramente legittimo ma poco trasparente.
Insomma cari signori a me non interessano le vostre beghe politiche a San Vincenzo. Però avendo vissuto tutte le fasi dall'inizio della progettazione con l'Arch.Milanesi fino ad oggi, vi posso sicuramente dire senza tema di smentita che le procedure per la realizzazione del porto di San Vincenzo (che voi ci crediate o meno)sono quanto di più conveniente e di più trasparente era possibile scegliere.DIP. COM. –
Posted by Geometra soddisfatto

Porto . Siamo chiari - 6 gennaio 2009 9,21
Ringrazio il geom Soddisfatto, per il suo intervento convinto e documentato. Devo però fargli notare che la critica (almeno la mia) al Comune per la questione porto, non riguarda il metodo prescelto della “Concessione e Gestione”, ma tutto il resto. Riguarda cioè:

1) Il progetto approvato: inutilmente sovradimensionato per le esigenze nautiche del paese e di impatto ambientale devastante (vedi gli orripilanti capannoni del cantiere navale divenuti l’emergenza architettonica più in vista di San Vincenzo, sia da terra che dal mare: una vera e propria icona rappresentativa della insipienza dei suoi amministratori)
2) La mancanza di trasparenza e l’opacità di tutta la procedura, andata avanti a sbalzi, fra ripensamenti e varianti, rincorrendo le esigenze finanziarie e gestionali dei vari soggetti coinvolti. Cosa è rimasto del progetto originariamente approvato?
3) La mancanza di un argine netto fra gli interessi pubblici e quelli privati, con la rigorosa messa al bando di ogni possibile conflitto di interesse e la mancanza di quella sensibilità politica e personale che imporrebbe di evitare ogni comportamento anche solamente non opportuno.
4) La assoluta insipienza e inadeguatezza tecnica rispetto alla previsione delle conseguenze dell’opera sull’assetto della costa e delle spiagge che costituiscono il 95% della ricchezza di San Vincenzo. Del mega-porto si è sempre fatto a meno e si poteva fare a meno, delle spiagge sicuramente no. Tuttora siamo affidati al “che dio ce la mandi buona”. Forse è andata bene, forse no. Ma durerà.? Ora che si fa? Si va avanti coi salami? Coi ripascimenti? L’erosione forse smette a sud, ma comincia a nord? La residua spiaggia di via Marconi ad ogni intervento sempre più massiccio fa sempre più schifo.
E allora? Proviamo a imbrigliare la spiaggia con un nuovo molo di sassi dirigendoci verso la Gorgonia. Ma era previsto nel progetto? No, ma l’ha consigliato un rabdomante. Uno bravo. L’anno scorso mi ha trovato l’acqua nell’orto dietro casa.
Però col nuovo molo la sabbia non può più scorrere da nord verso sud, come era scritto nello studio fondamentale in base al quale gli Enti preposti avevano dato il loro assenso al nuovo porto. E allora come si fa? Va beh, diremo che avevamo scherzato.
Caro geom Soddisfatto. Speriamo bene e mettiamo tutti un cero, sperando che fra qualche anno lei possa continuare ad essere soddisfatto di questa esemplare opera pubblica. –
Posted by Disilluso

Commento senza Titolo -
9 gennaio 2009 3.18
Cari Signori,ho avuto solo oggi la possibilità di leggere il Vostro blog. Mi è stato suggerito da un compagno del Partito Democratico. Non fate una buona politica a scrivere tutte quelle insinuazioni sul mio conto. Non rispondo per Voi, non ce ne sarebbe bisogno,voi avete bisogno del diavolo per poter fare la politica che state facendo, ed allora una volta il Sindaco Roventini, oggi il Sindaco Biagi rappresentano per Voi gli obiettivi primari da cercare di distruggere. Ovviamente non ci riuscite politicamente,ed allora giù esposti,ricorsi, maldicenze nel tentativo , vano anche questo,di procurare qualche lacerazione all'interno della Amministrazione e/o all'interno del nostro partito.Tempo sprecato.Oramai Vi conosciamo noi e vi conoscono molto bene anche i cittadini di San Vincenzo;tanto fumo e poco arrosto.
Quella del tanto fumo è la Vostra forza, la Vostra debolezza però è l'arrosto che non avete ancora assaggiato. E non l'assaggerete perchè i comportamenti, le azioni, che state portando avanti,sono propedeutiche a fare opposizione a vita. Ma questo è un problema Vostro, contenti Voi contenti tutti.
Per quanto invece riguarda le maldicenze sulle mie scelte fatte dopo un anno che avevo smesso di fare il Sindaco, questo è un problema mio, ma se continuate diventerà anche Vostro. Vedete avete contribuito anche Voi a fare, a mio giudizio, una polemica abbastanza condivisibile nel merito anche se nel metodo lasciava a desiderare. Ed era quella degli "incarichi politici" a politici non più impegnati attivamente nelle Amministrazioni o nei Partiti. Si stava vociferando di "casta" anche ai nostri livelli. Quei primi cinque/sei mesi che su proposta dei Comuni della Val di Cornia,sono stato all'ASA ,devo onestamente dire che li ho vissuti con difficoltà.Anche perchè quando si stava per fare il mio nome per andare in Provincia, nella legislatura 2004/2009 rifiutai dicendo che consideravo la Provincia come un "cimitero degli elefanti" per un Amministratore che aveva fatto per 16 anni il Sindaco. Quindi niente Amministrazioni pubbliche, perchè pensavo e penso che dopo 35 anni di attività politica ed amministrativa pubblica una persona ha dato abbastanza.
A metà 2005 ho incontrato per caso sul porto l'ing. Loriano Zambernardi con il quale abbiamo iniziato a parlare dei problemi legati al progetto del porto che conoscevo benissimo,e che poi sono stati realizzati. Alla fine della nostra discussione, credendo che gli fossi utile, sopratutto come persona residente in loco per tutte quelle attività che richiedevano una presenza giornaliera ,visto che Loro abitavano a Roma, mi chiese se potevo dargli una mano, visto che ero anche un buon conoscitore del progetto e delle procedure seguite dalla Amministrazione. Dopo un mese, dopo aver parlato con tutte le persone che avevo ritenuto necessario parlare, ho accettato, nonostante alcuni consigli di amici veri e di pseudo amici mi sconsigliavano. Se per assurdo la cosa mi fosse capitata dopo la esperienza di oggi: la rifarei e con più convinzione perchè:
1) Sono convinto di essere una persona libera e in quanto tale, nei limiti e nei metodi previsti dalle leggi vigenti,posso fare ciò che voglio, sopratutto perchè ho la coscienza ha posto, la notte dormo tranquillo e non chiedo niente a nessuno,tantomeno al pubblico.
2) Sapevo benissimo che accettando l'incarico di Presidente della Marina di San Vincenzo mi sarei esposto a rischi di maldicenze,era messo nel conto che alcuni "corvi" potessero gracchiare veleno. Ma se questi atteggiamenti non mi facevano nè caldo e nè freddo quando ero Sindaco; figuriamoci ora.
3) A metà 2006 ho dato le dimissioni da Presidente della Marina di San Vincenzo per motivi miei personali che niente hanno a che vedere con il lavoro che svolgevo in azienda.
4) Ancora oggi continuo ad operare non come consulente, ma come rappresentante in loco di una direzione politica aziendale che si trova a Roma.
Una grande opera come quella della costruzione del porto ha bisogno di costanti contatti con tutti, e sono tanti ,i responsabili dei procedimenti.E questo è tutto. A mio giudizio, voi vedete in giro del marcio solo perchè vi fà comodo,e come qualcuno ha già detto, non sapreste su cosa altro sparlare. Ma non datevi troppa pena tra poco comicerà una nuova discussione sul nuovo Piano Strutturale così avrete modo di trovare altri argomenti sui quali rovesciare i vostri strali che mi auguro abbiano almeno un pregio: quello di essere nuovi.
E poi potete anche continuare a fare finta di arrabbiarvi e dire cattiverie, altri cinque anni di opposizione non ve li può levare nessuno. A risentirci
Posted by - ROVENTINI CARLO

Per Carlo Roventini -
9 gennaio 2009 10.28
Egregio signor Roventini, Prendo atto di quanto da lei detto nel commento qui sopra. Comprendo anche il tono risentito che può essere giustificato da alcune espressioni inappropriate usate da alcuni commentatori (connotato questo pressoché inevitabile nei blog).
Nel merito, non mi pare che qualcuno abbia affermato seriamente che nel suo ruolo di presidente della Marina di San Vincenzo e successivamente di suo rappresentante in loco, ci fosse "del marcio". Certamente non io.
Il problema è un'altro, e se qualcuno non ha la sensibilità di capirlo, è difficile potersi intendere. Come diceva Don Abbondio: la sensibilità se uno non ce l'ha, non se la può dare.
Il problema, dicevo, è che nel momento in cui la presidenza della società privata di gestione del porto viene affidata all'ex-sindaco (padre politico di tutta la pratica porto) è inevitabile che i cittadini (non i "corvi", ma la generalità dei cittadini) riceva l'impressione che dietro questa inaspettata nomina possano esserci motivi di gratitudine passata o di "captatio benevolentiae" futura.
Questa impressione è sicuramente sbagliata e non giustificata da fatti concreti, ma è inevitabile, e lei, da cittadino del paese, lo può benissimo comprendere. In questi casi la superiorità morale della sinistra, che io, nonostante tutto continuo a sostenere, impone di non accettare questi incarichi per motivi di evidente "OPPORTUNITA".
Nessun obbligo, nessuna violazione di leggi vigenti. Solamente sensibilità personale.Tutto qui. –
Posted by Perplesso

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